Riflessioni su diversi aspetti della nostra vita
Attraverso riflessioni su diversi aspetti della nostra vita, possiamo avere maggior consapevolezza. Si possono fare riflessioni su: amore, società, espressioni artistiche, spiritualità, famiglia, usi e costumi, morte, ecc. Non solo tematiche più "profonde" e importanti come quelle descritte, ma anche argomenti più curiosi.
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EPILESSIA: LOVE YOUR BRAIN ANYWAYS!
Quando si parla di una malattia come l’epilessia, è importante love your brain anyways perché si tratta d’assumere l’atteggiamento migliore per poter gestire questa malattia. Trattare un tema delicato come l’epilessia non è facile, vuoi per ciò che comporta a livello personale, professionale, sociale. All’inizio avevo paura di ciò che mi potesse succedere dopo la crisi, dal momento che le crisi iniziavano sentendo delle voci interne che non avevano fondamenta sul mio quotidiano. A seconda del tipo di discorso che sentivo, la mia paura era più o meno intensa. Queste sono le parole di Marcella, biologa che soffre di epilessia da oltre cinquant’anni: le crisi sono arrivate intorno ai 22…
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“AMONG US” E LA SINDROME DELL’IMPOSTORE
Il lavoro con i bambini ha dato spunti tra i più disparati: uno è stata la riflessione su “Among Us” e la Sindrome dell’Impostore.Strano a dirsi ma possiamo trovare diversi collegamenti tra il gioco online che sta spopolando tra i ragazzini e questa strana “malattia” che coinvolge molti professionisti. Rapportarsi con i bambini, entrare poco a poco nel loro mondo e nel loro sentire, ha scoperchiato dei mondi.Ho esplorato nuove parti di me, ho sperimentato nuove modalità di comunicazione, ho iniziato a fare dei collegamenti a cui non avevo mai pensato prima. All’inizio non è stato facile, lo devo ammettere, ma dopo un po’ di tempo, sono stata trascinata in…
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IL CUORE HA LE SUE RAGIONI CHE LA RAGIONE NON CONOSCE
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce, segue strade del tutto sconosciute ma arriva dove deve arrivare. Sono trascorsi cinque mesi buoni dall’ultimo articolo scritto, non mi sono nemmeno resa bene conto di come sia potuto accadere, il tempo è volato via. Giorni, settimane, mesi: a volte è così che gli anni ti scivolano tra le dita, e ti accorgi che non riesci a trattenere nulla. Ho scritto queste righe prima in “brutta copia”, utilizzando un bellissimo quaderno intitolato “Assertivamente – Tips per comunicare in modo assertivo”. Ho acquistato il quaderno da un’amica che ha un carinissimo negozio – atelier per trasformare il tuo stile dentro…
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THE BEAUTY IN A PHOTO CHALLENGE
The beauty in a photo challenge è una challenge che ho ideato e portato avanti durante il periodo di quarantena a casa, dal 10 marzo e per circa un mese. Presa da un irrefrenabile desiderio di vedere il bello che mi e ci circonda, ho cercato tra le fotografie migliori, scattate nell’arco degli ultimi due anni. Una fotografia al giorno per un mese, per superare un momento non proprio felice e per ricordarmi della bellezza che abbiamo intorno. Fotografie scattate nel corso del tempo, immagini che parlano anche di me: un modo per farmi conoscere. Ho deciso di fare questa challenge appunto come “sfida”, per me ma anche per stimolare…
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LONTANI MA VICINI COL CUORE
Questa quarantena ci ha portato a essere lontani ma vicini col cuore. Siamo stati costretti, per preservare la nostra salute e quella degli altri, a restare a casa e a non poterci più incontrare di persona. Nonostante il divieto di trovarci, abbiamo bisogno però di mantenere i contatti con le persone a cui siamo affezionati. Questo succede perché non possiamo fare a meno di rapportarci con gli altri. Il bisogno degli altri Per poter sopravvivere, e per poter vivere, l’uomo ha sempre avuto l’esigenza di intrecciare dei legami affettivi con i propri simili. Ognuno di noi ha bisogno degli altri: non solo per proteggerci o per questioni di mutuo soccorso.…
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DI FIRENZE, ME E DANTE
Di Firenze, me e Dante ce ne sarebbe stato da raccontare poco, fino a un po’ di tempo fa. Ho visitato Firenze in alcune occasioni: una mia cugina si è sposata là, anni fa sono tornata per una vacanza con amici, due anni fa vi ho trascorso un anniversario di coppia. Credo però che nessuna delle volte passate sia stata così intensa e particolare come quest’ultima.Questa volta è stata diversa perché ho visitato la città “in solitaria”. Il 5 giugno è stato il primo anniversario del mio blog Scoprire l’altro e desideravo fare un breve viaggio per festeggiare.Viaggiare mi è sempre piaciuto molto perché mi fa sentire viva, fremente e…
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QUANDO MUORE QUALCUNO
Quando muore qualcuno, è spesso difficile dare un significato a quello che è successo. La sensazione principale che ti pervade è una sorta di “vuoto”, qualcosa che non riesci e non puoi definire. Rimane sempre un’incomprensione riguardo al termine della vita di un essere umano. Eppure, noi viviamo la morte come esperienza quotidiana (da un passo di Seneca, tratto da Epistulae ad Lucilium, 12), inutile raccontarsi delle frottole. La morte è parte indissolubile dell’esperienza della vita, è un dato di fatto concreto e brutale, ma è effettivo. Sam Harris, filosofo, saggista e neuroscienziato, afferma che “La morte è una realtà onnipresente per noi, sia che vogliamo pensarci o meno”. Ogni…
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L’INCONTRO CON L’ALTRO PER CREARE UN LEGAME
Non è sempre facile l’incontro con l’altro; anzi, il più delle volte è un bel “casotto” (passatemi il termine). A volte si ha quasi paura di poter essere troppo influenzati, altre volte si ha quasi il timore di venirne “destabilizzati”. Potremmo anche pensare di rimanere da soli e andare avanti nelle nostre vite senza grandi legami, ma la verità è che non possiamo fare a meno di rapportarci con gli altri. Perché è importante incontrare l’altro L’uomo è un “animale sociale” – così affermava Aristotele – e lo è stato fin dai tempi più antichi. Per poter sopravvivere, e per poter vivere, l’uomo ha sempre avuto bisogno di intrecciare dei…
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LO SGUARDO DELL’ALTRO
Non sono mai stata una persona estroversa. Da bambina ero molto timida, quasi al limite dell’assurdo; avevo paura dello sguardo dell’altro, paura che potessero ferirmi o umiliarmi. Nel periodo della pre-adolescenza la situazione non cambiò granché: avevo qualche amica ma continuavo a stare un bel po’ sulle mie. Con il passare del tempo, capii che il diavolo non è così brutto come lo si dipinge, tutto sommato. Iniziai ad aprirmi al mondo. Poco dopo la morte di mio padre – avevo 23 anni – cominciai un cammino di auto conoscenza: avevo bisogno di comprendere più a fondo quello che mi succedeva dentro. Questo percorso ha contribuito alla mia capacità d’analisi…