ALPI EMPANADAS: UN CUORE ARGENTINO AI PIEDI DELLE ALPI
C’è un cuore argentino ai piedi delle Alpi.
Alpi Empanadas è il carinissimo locale dove scoprire un pezzo di Argentina.
Griselda, Daniel, German, Thomas Alemann, insieme a una nonna meravigliosa, Ñata, offrono qualcosa di unico ai loro clienti.
Entrando da Alpi Empanadas non incontri solo dei nuovi sapori, ma incontri tutto un mondo; è come se varcando la porta del loro locale, varcassi un intero confine.
Quando si pensa all’Argentina, le prime cose che vengono in mente sono quelle tipiche: il tango, l’angus (carne molto pregiata:), i paesaggi – tra i più belli del mondo.
Ma l’aspetto che non conoscevo e che ho apprezzato di più è l’importanza che il popolo argentino dà all’accoglienza dell’altro. I nuovi incontri possono trasformarsi in belle amicizie e i rapporti di parentela sono legami preziosi da custodire e curare.
Ecco perché parlo di “cuore”: gli argentini si fanno guidare dal cuore e mettono il cuore in tutto ciò che fanno.
Io, da parte mia, ho messo un pezzetto di cuore nell’ascoltare la loro bellissima storia.
Per l’intervista, ho parlato con German, giovane imprenditore e primogenito, che mi accoglie con un grande e sincero sorriso.
German, mi racconteresti un po’ di voi?
Siamo una famiglia di 5 persone.
Arriviamo da mondi diversi: mia mamma è un’ex professoressa di educazione fisica, mio padre è ingegnere, io ho studiato relazioni internazionali.
Micaela, la mia ragazza, è arrivata da pochi mesi e ci sta dando una grossa mano, ma anche lei viene da un mondo lontano dalla cucina: lei si è laureata in comunicazione.
Tutti abbiamo la passione per la cucina, in particolare io, mia mamma e mio fratello Thomas.
Abbiamo attraversato diversi momenti difficili ma siamo anche resilienti: grazie a questo, non ci siamo mai abbattuti e abbiamo cercato di accogliere tutto con il sorriso, imparando anche da quelle situazioni.
Da noi la parola “ospitalità” acquista un sapore particolare: da noi non vieni solo per gustare le empanadas, noi trattiamo i clienti come amici.
Teniamo a far sì che possano trovare quell’atmosfera che sa di casa.
Entrambi i miei genitori sono molto aperti; credo che il fatto di aver viaggiato tanto abbia facilitato il mio essere aperto e disponibile.
Mi racconti del vostro progetto e della scelta del nome del locale?
Il progetto è nato il 16 marzo 2015, il giorno dopo il mio rientro in Italia (dopo ben 12 anni trascorsi in Argentina), con l’intento di trasformare un’idea in qualcosa di concreto, in un posto concreto.
All’inizio, non riuscivamo a trovare un posto tutto per noi dove poter cucinare e, dopo aver bussato diverse porte, abbiamo avuto la possibilità di utilizzare uno spazio nella cucina della Cascina Roccafranca e di farci conoscere grazie alla Cooperativa Sociale Raggio.
Per un paio d’anni, mi sono diviso tra Argentina e Italia: a Morón (conosciuta come la Capital del Oeste, ndr) ho avuto modo di poter imparare tutto quello che c’era da sapere riguardo la lavorazione delle empanadas.
Si trattava di passare dall’altra parte: da cliente a gestore di un proprio locale.
Un gran passo.
Un bel salto è stato cucinare per gli spettacoli di milongas, nel 2017, qui a Torino; io intanto continuavo a imparare il mestiere a Morón.
Grazie a Marco Cabiati, un “vocational trainer” che aiuta chi vuole mettersi in proprio, abbiamo costruito il nostro business plan e il nostro nuovo futuro.
Dopo le difficoltà iniziali, cosa naturale per chi inizia come imprenditore, abbiamo inaugurato il locale il 9 luglio, giorno dell’indipendenza argentina.
Scegliere quella data era un messaggio verso noi stessi e la nostra indipendenza.
Riguardo la scelta del nome, volevamo unire due cose che amo: le empanadas e le Alpi.
Trovare il logo giusto è stato difficile ma siamo poi riusciti a trovare la sintesi perfetta grazie a Sofia, una grafica esperta di brand design e loghi. Lei vive a Mendoza, città ai piedi delle Ande; là si può trovare una comunità di origini piemontesi e friulane.
Il logotipo doveva rispondere a due requisiti: un rimando alle Alpi e naturalmente alle empanadas.
Da sempre le Alpi mi generano delle forti emozioni: amo molto le nostre montagne che mi basta uscire di casa e voltarmi a vedere le cime per sentirmi bene e iniziare la giornata con il piede giusto.
Last but not least: la decisione definitiva riguardo al logo è stata influenzata in parte dal feedback di Carlos Delfino, un giocatore argentino, ex NBA e campione olimpico con la nazionale.
Ho avuto modo di conoscerlo personalmente qui a Torino, quando ha trascorso alcuni mesi all’Auxilium.
Cosa possiamo trovare da Alpi Empanadas?
Da noi puoi trovare un tipo di accoglienza che non trovi da molte altre parti: trovi casa, chiacchiere, calore (un pezzo di Argentina nel cuore di San Paolo), rapporti umani, cibo, naturalmente.
Le magliette dei giocatori di basket che vedi appese fungono da esempio: mi ispirano e mi portano a dare sempre il massimo.
Mi spronano a rialzarmi nei momenti difficili e godermi ciò che di bello stiamo costruendo in questo spazio (dice German indicandomi la parete, ndr).
Cosa vi ha attratto di Torino per eleggerla a città adottiva?
Torino è una città “perfetta”: è una città a misura d’uomo, una città che racchiude tutto ciò di cui una persona ha bisogno per essere felice.
Siamo arrivati a Torino per la prima volta nel ’93 e ricordo che fummo accolti benissimo, sia nel quartiere che proprio dalla città in generale.
A Torino ho trovato la mia “casa”, ho trovato amicizie, ho trovato serenità.
L’Argentina – ti parlo di Buenos Aires e della prima cintura in particolare – è un paese abbastanza caotico e violento, al contrario dell’Italia e di Torino, città pacifica.
La cosa che mi ha sorpreso e che mi è molto piaciuta è stata il tornare dopo ben 12 anni in questo luogo e sentirmi come se fossi tornato a casa.
Io do valore alle piccole cose quotidiane e, come spiegavo prima, riesco a essere felice anche godendo del bello che vedo intorno a me. Ho visitato tante città, ma ho amato pochissimi posti e Torino è uno fra questi.
Come presenteresti le empanadas a qualcuno che non le ha mai assaggiate?
Le empanadas sono un cibo molto popolare in Argentina; è un cibo particolare, un piatto che ha girato mezzo mondo prima di arrivare a noi e, di conseguenza, a voi.
L’impasto è semplice: è fatto con farina, acqua, sale e margarina vegetale, tutti ingredienti basici; quando è farcito in modo classico contiene carne tritata, uovo e cipolla stufata.
La cipolla cucinata in questo modo non si fa quasi sentire ma risalta il sapore della carne.
Il processo però non è così scontato, noi argentini abbiamo reso questo processo e il prodotto qualcosa di peculiare.
La passione e la scelta degli ingredienti fanno la differenza: scegliamo prodotti di ottima qualità e ci mettiamo tutto il cuore.
Semplicità più ricerca degli ingredienti porta a un prodotto sano e gustoso; qui in Italia – soprattutto in Piemonte ‒ è anche più facile perché hai molte varietà di verdure così come un’altissima qualità delle stesse rispetto all’Argentina.
Versatilità, comodità, bontà e nutrizione: sono tutte caratteristiche importanti per poter offrire un prodotto valido e di primissima qualità.
Qual è il segreto per una buona empanada (senza svelarmi troppo però)?
Posso dirti che c’è tanta ricerca ed esperienza per poter avere un prodotto che soddisfi la clientela.
La qualità degli ingredienti è un punto a favore, certo, ma la passione e il cuore sono la “ciliegina sulla torta”.
Devi metterci il cuore quando cucini, perché quando si cucina si trasmette sempre qualcosa di sé.
Qual è l’empanada che ha riscosso maggior successo fino a ora?
L’empanada che va per la maggiore è la salteña: trovi carne argentina con l’ajì molido, un condimento tipico del nord ovest dell’Argentina.
La seconda è con il pollo al verdeo dove si usa la coscia di pollo, più saporita, con la panna fresca e il cipollotto.
Un altro tipo di empanada che incontra molto il gusto dei nostri clienti è quella con la carne piccante, in cui il segreto è il pepe di Cayenna.
Molti pensano che in Argentina siamo abituati a mangiare piccante, ma non è così e quindi nel mondo non è che si trovino quei pochi peperoncini che si producono in Argentina.
Volevamo comunque un ingrediente che fosse se non del nostro paese, del nostro continente e che fosse conosciuto a livello mondiale per la sua alta qualità. La scelta del pepe di Cayenna è pertanto diventata l’opzione naturale.
Il racconto di German giunge al termine e io, come capita tutte le volte dopo aver conversato, ripenso molto al dialogo che c’è stato.
Penso alla serietà, alla resilienza e alla passione di questa bella famiglia e ritengo che l’amore per quello che si fa arrivi davvero alle persone.
Il cuore è il centro di ogni cosa che fai e che dici ogni giorno. Credo proprio sia così anche per loro.
Photo credit: German Alemann / Alpi Empanadas
Per saperne di più sulla famiglia Alemann e le loro meravigliose empanadas: http://www.alpiempanadas.it/
Per scoprire Alpi Empanadas, il cuore argentino ai piedi delle Alpi https://www.google.com/maps/place/Alpi+Empanadas/@45.0662477,7.6462705,15z/data=!4m5!3m4!1s0x0:0x39a14ef4d0561f46!8m2!3d45.0662477!4d7.6462705
Per farti venire l’acquolina in bocca https://www.instagram.com/alpiempanadas/
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