Riflessioni su diversi aspetti della nostra vita

L’INCONTRO CON L’ALTRO PER CREARE UN LEGAME

Spread the love

Non è sempre facile l’incontro con l’altro; anzi, il più delle volte è un bel “casotto” (passatemi il termine).
A volte si ha quasi paura di poter essere troppo influenzati, altre volte si ha quasi il timore di venirne “destabilizzati”.
Potremmo anche pensare di rimanere da soli e andare avanti nelle nostre vite senza grandi legami, ma la verità è che non possiamo fare a meno di rapportarci con gli altri.

Perché è importante incontrare l’altro

L’uomo è un “animale sociale” – così affermava Aristotele – e lo è stato fin dai tempi più antichi.
Per poter sopravvivere, e per poter vivere, l’uomo ha sempre avuto bisogno di intrecciare dei legami affettivi con i propri simili.
Non si tratta solo di bisogno dell’altro per proteggersi o per questioni di “mutuo” soccorso.
L’uomo si relaziona con gli altri per condividere anche delle esperienze di vita, più o meno rilevanti.

Ognuno di noi ha bisogno di instaurare dei legami profondi con persone al di fuori della famiglia d’origine.
L’incontro con l’altro porta ciascuno di noi a metterci in discussione e aiuta a conoscere se stessi.
Per far sì che il rapporto con l’altro sia proficuo, è necessario lasciare una parte di noi stessi e prendere qualcosa dell’altro.
Solo attraverso lo scambio, le persone possono crescere insieme.

Essere animali sociali è un prezioso aiuto contro la solitudine

Tutti abbiamo paura della solitudine.
Abbiamo bisogno di ricevere attenzioni dagli altri, abbiamo bisogno di essere ascoltati e accettati.
David Brooks — columnist del “New York Times” — afferma che «siamo definiti dalle relazioni con gli altri, siamo animali sociali e siamo inestricabilmente legati l’uno all’altro».

Secondo il giornalista americano (alcuni concetti li troviamo nel suo scritto L’animale Sociale), l’avere compassione per gli atri porta a lavorare in gruppo, faccia a faccia, dando maggiori benefici grazie allo scambio tra le persone.
Uno scambio che diventa una sorta di fusione tra menti, nel momento in cui si prova un sentimento d’amore.
Brooks si rifà al semplice concetto di unione della psiche, secondo il racconto di un filosofo che aveva perso la moglie: i legami profondi che si creano tra marito e moglie possono far sentire le due persone come un’unica entità.

Ma questa unione – che può essere più o meno marcata a seconda del rapporto – esprime il bisogno di condivisione insito in ogni essere umano.
Non si perde nulla se doniamo qualcosa di noi agli altri, anzi, acquistiamo quel tipo di ricchezza che nessuna moneta potrà mai comprare.

La scrittura esprime già di per sé un bisogno di condivisione. Cosa pensi a riguardo?

Fonti:

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per garantirti la migliore esperienza di navigazione. Per conoscere quali cookie utiliziamo e come gestirli visita la nostra Privacy Policy maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi